Le redazioni Tamedia protestano in occasione della conferenza stampa sulla presentazione del bilancio
impressum - I giornalisti svizzeri
Comunicato stampa
12 marzo 2014
Le redazioni Tamedia protestano in occasione della conferenza stampa sulla presentazione del bilancio.
Roba da non credere! Il 13 marzo Tamedia presenta alla stampa un ottimo bilancio 2013. E, come negli anni precedenti, sono attesi grandi profitti. Eppure il colosso mediatico continua ad applicare una politica d’impiego fatta da continue misure di risparmio e sgretolando i piani sociali esistenti riducendoli all'osso così da trasformali in “piani asociali”! Non ci si deve dunque meravigliare per le proteste delle redazioni colpite da questi tagli: infatti, quella del «Landbote» di Winterthur , quella della «Zürichsee-Zeitung» e del «Zürcher Unterländer» stanno manifestando davanti alla sede principale di Zurigo, mentre la direzione del gruppo pubblica il risultato 2013. syndicom, impressum e i collaboratori della casa madre, con la loro presenza alla Werdstrasse, sostengono le rivendicazioni presentate per una riduzione del numero dei licenziati e riguardo alla concessione di misure dignitose al fine di far superare ai licenziati questo brutto momento.
Protesta delle redazioni Tamedia
Giovedì, 13 marzo,
ore 9:30 davanti all'edificio TamediaWerdstrasse 21, Zurigo
ore 15.45 davanti l'edificio Edipresse, Av. de la Gare, Lausanne
Tamedia anno dopo anno porta a casa dei grandi profitti, e allo stesso tempo riduce le risorse nelle redazioni. Ultimo esempio: è previsto un taglio di 25 posti di lavoro nella fusione del «Landbote» di Winterthur con la «Zürichsee-Zeitung» e il «Zürcher Unterländer». Alle redattrici licenziate e ai redattori licenziati Tamedia ha presentato un «piano sociale» emesso unilateralmente, ma che non merita nemmeno questo nome. Invece di sostenere i collaboratori, alcuni di lunga data, nei prossimi difficili mesi dopo il licenziamento con il vecchio e ottimo «piano sociale 2009» - negoziato con le commissioni del personale e i partner sociali - l'azienda mediatica più ricca della Svizzera nega a queste vittime del risparmio l'adeguato e il necessario ammortizzatore finanziario. Vogliono inabissare anche i modelli di prepensionamento del 2009. Tutto questo è scandaloso!
Minacce contro i petizionisti
Da quando le redazioni hanno presentato una petizione alla casa madre, la situazione si è addirittura aggravata. Dopo una breve manovra di depistaggio, dove la casa madre ha fatto finta di fare un'offerta migliore, ritirandola poco dopo, Tamedia continua a rifiutare ogni trattativa con i partner sociali e con le commissioni del personale. Ma l'azienda non ha invece perso tempo a minacciare con il licenziamento i giornalisti che si stanno impegnando per salvare la propria redazione. È previsto che il «piano asociale» partorito dalla direzione aziendale venga applicato in tutto il gruppo e sull'intero territorio nazionale. Dunque avrà valenza anche per i dipendenti delle tipografie e per gli autisti di Bussigny e Ginevra, tutti mandati a casa. E varrà anche per le colleghe e per i colleghi di altre aziende e redazioni di Tamedia – perché nonostante i profitti degli ultimi anni possano essere definiti più che soddisfacenti, le misure di risparmio sembrano non avere mai fine.
E proprio davanti a queste cifre brillanti, che Tamedia presenta ogni anno, è una vera vergogna che la direzione del gruppo continui a sottrarsi a qualsivoglia responsabilità sociale. Ecco perché le colleghe e i colleghi di altre redazioni Tamedia solidarizzano con le richieste poste oggi riguardo ad un vero piano sociale e a dei modelli dignitosi di prepensionamento per i licenziati. syndicom e impressum invitano Tamedia a smetterla di trattare queste persone come personale di serie B e a condurre dei negoziati coinvolgendo i partner sociali!
"Jetzt schlägts 13!" – Première action:
impressum porte plainte contre Tamedia en Suisse alémanique pour violation de la loi sur le travail
Communiqué de presse
impressum – Les journalistes suisses
13 janvier 2014
impressum, la plus grande organisation professionnelle de journalistes de Suisse a déposé plainte contre Tamedia AG, en Suisse alémanique le 13 janvier 2014. Sur la base des indications impressum est persuadée que des dispositions impératives de la Loi sur le travail sont violées à la rédaction du "Tages Anzeiger" C’est la conséquence de ce que la rédaction du "Tages Anzeiger" est surchargée, ce qui met en danger la santé des journalistes.
(En Suisse romande par contre, la situation est différente, car une CCT règle les conditions de travail des journalistes de la presse, et des institutions paritaires veillent sur leur application.)
Une trop grande surcharge met en danger la santé. S’il manque une CCT, pour la protection de la santé il ne reste plus que la Loi sur le Travail. Elle prévoit la durée maximale de travail (45 heures pour les journalistes) et exige de l’employeur de manière impérative qu’il saisisse la durée de travail. Cela va aussi sans bureaucratie – aussi sans timbrage.
impressum a des informations par lesquelles les temps de travail au «Tages-Anzeiger» et dans beaucoup d’autres rédactions ne sont pas saisis et que les journalistes sont régulièrement et fortement surchargés. Si c’est le cas Tamedia viole la Loi sur le Travail.
Afin de protéger la santé des journalistes, impressum a déposé plainte le 13 janvier 2014 à l’inspectorat du travail contre Tamedia. Nous attendons de l’inspectorat du travail que la situation de travail au «Tages-Anzeiger» soit contrôlée et que le cas échéant des mesures soient ordonnées.
A 10h une délégation d’ impressum a remis la plainte à Peter Maier, Directeur de l’inspectorat du travail de la ville de Zurich. Peter Maier s’est montré intéressé et a assuré que son office allait prendre en mains le dossier.
impressum lutte depuis des années contre la détérioration des conditions de travail des journalistes et a essayé dans les années passées à faire revivre le partenariat social avec les éditeurs. Car depuis dix ans il n’y a plus de Convention collective de travail en Suisse alémanique et au Tessin. Un nouvel espoir s’était fait jour en été 2013: un contrat collectif avait été négocié par les directeurs d’ impressum et de l’association des éditeurs en Suisse alémanique qui contenait des obligations minimales pour les conditions de travail des journalistes.
Cependant l’association des éditeurs en Suisse alémanique n’entra pas en matière sur le projet de contrat. Les représentants des grandes concentrations de presse se déterminèrent à l’assemblée des éditeurs aussi contre les nouvelles conditions minimales de travail.
C’est pourquoi impressum lance la campagne «Jetzt schlägts 13!». Si les éditeurs ne veulent pas de partenariat social, il reste toujours encore pour les journalistes la loi. Dans une première action impressum porte plainte le 13 janvier 2014 contre Tamedia en Suisse alémanique pour violation de la Loi sur le Travail.
Il giornalismo (non solo) ticinese allo specchio di Giorgia Reclari e Giuliano Gasperi
Il giornalismo moderno ha ancora tempo ed energie per studiare se stesso? A guardare i ritmi di produzione sempre più vorticosi verrebbe da rispondere più no che sì. Le finestre di riflessione tuttavia non mancano e possono rivelarsi preziose non solo per capire come si evolve questo mondo, ma anche per migliorare le condizioni di lavoro di chi ci opera. È proprio l’obiettivo che si è posta l’Associazione Ticinese dei Giornalisti (ATG) lanciando una ricerca-inchiesta sul precariato e il dumping nella Svizzera italiana, sostenuta anche dal Sindacato svizzero dei massmedia (SSM), con la collaborazione di Syndicom. L’incarico è stato affidato non a istituti di ricerca pubblici o privati, bensì a un collega freelance che conosce la realtà locale e può muoversi con una certa agilità nei suoi anfratti. L’indagine prevede da un lato una fase quantitativa, con un questionario che fornisca una fotografia generale del settore, tracci le tendenze che lo hanno caratterizzato negli ultimi dieci anni e faccia luce sulle condizioni – a livello di salari, contratti, carico e tempo di lavoro – in cui si trovano attualmente le redazioni di giornali, siti Internet, radio e televisioni. Poi c’è la parte qualitativa, quella dell’inchiesta, in cui verranno esplorate le situazioni più problematiche, comprese quelle che per vari motivi potrebbero non emergere dalle risposte al formulario oppure che sono state oggetto di segnalazioni all’ATG. Sullo sfondo c’è quel contratto collettivo di lavoro disdetto unilateralmente dagli editori nel 2004, con la promessa che negli anni a venire sarebbe stato comunque rispettato.
Ma la riflessione sul presente e sul futuro del giornalismo intende farsi anche più ampia, aprendosi a problematiche sia locali che internazionali con un pubblico esteso, non di soli addetti al lavori. Su questo presupposto si basa il ciclo di cinque serate “Internet, giornali, radio e televisione: quale giornalismo per la società di oggi?” organizzato dall’ATG in collaborazione con l’Osservatorio europeo di giornalismo (EJO) e con la CORSI-Società cooperativa per la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana, a partire da novembre 2013. Personalità di spicco del mondo giornalistico ticinese ma anche italiano (per citarne solo alcuni: Marcello Foa - direttore generale del gruppo Timedia, Matteo Pelli - direttore di Radio 3iii, Enrico Morresi - ex presidente della Fondazione Svizzera per la Stampa, Bernardino Balestra - direttore RSI ma anche Ezio Mauro - direttore de La Repubblica, Marco Travaglio - vicedirettore de Il fatto quotidiano, Milena Gabanelli - autrice e conduttrice di Report-RAI3) dibatteranno di tempi e modi di fare informazione oggi, cercando di rispondere a quesiti di stretta attualità: come mai la radio è l’unico medium che non soffre la concorrenza di internet? Quali i pregi e i difetti di new media e carta stampata? L’etica e la protezione della personalità hanno ancora la stessa importanza nell’era di internet? La cultura nei media: in che direzione si sta andando? E infine: l’immagine conta ormai più della parola?
Articolo apparso in i-paper, EDITO, dicembre 2013
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Articolo di presentazione generale del ciclo di incontri sul Giornalismo. Per il programma dettagliato e aggiornato consultare la locandina.
Ho assunto lo scorso anno la presidenza della nostra Associazione, consapevole del momento difficile che da ormai otto anni la nostra categoria vive in Ticino, cosi come in Svizzera tedesca: i colleghi della stampa scritta, i fotografi e coloro che lavorano nelle radio e le televisioni private sono senza Contratto Collettivo di Lavoro da ormai otto anni.
Nel frattempo anche i colleghi della Svizzera romanda, gli unici ancora protetti da una Convenzione collettiva di Lavoro, si sono dovuti misurare con la decisione unilaterale degli editori di denunciare e disdire la CCL. A nulla sono valse le molte manifestazioni di protesta, alle quali anche noi abbiamo aderito.
Continuiamo a subire i contraccolpi della crisi economica, che, come scriveva lo scorso anno Cristina Ferrari, ha tolto risorse e certezze al mondo dell’editoria. La mancanza di scatti salariali, la negazione del rincaro del costo della vita e un ritmo di lavoro piu incalzante continuano a caratterizzare l’orizzonte della nostra professione in Ticino. La realta’ del precariato comincia a farsi sentire, soprattutto nei nuovi media, anche se non ha certo ancora assunto le dimensioni di altri paesi europei.
In questa situazione il Comitato dell’ATG ha moltiplicato gli sforzi e l’impegno di essere al fianco di chi si è stato confrontato con diminuzioni del volume lavorativo o con altre situazioni che hanno motivato il nostro intervento.
Il cambio di Presidenza e una serie di adempimenti formali non procrastinabili hanno assorbito tempo ed energia, che il Comitato ha cercato di non sottrarre ad altri compiti fondamentali della nostra associazione.
Vi invito ora, per ogni altra precisazione e per scegliere assieme le strategie da perseguire, a partecipare numerosi alla prossima Assemblea generale (di cui ricevete in copia l’ordine del giorno). La testimonianza e la partecipazione di ognuno di voi sara’ preziosa.
La valorizzazione della professione ha bisogno del sostegno di tutti.
Lugano, 31 marzo 2012
Ruben Rossello, giornalista e documentarista alla RSI, è il nuovo presidente dell'Associazione ticinese dei giornalisti. Rossello subentra a Cristina Ferrari ed è stato eletto oggi per acclamazione nel corso dell'assemblea annuale. I soci, una trentina i presenti, hanno ringraziato Cristina Ferrari per l'impegno profuso negli anni in comitato e poi da presidente, così come gli altri dimissionari Camilla Jolli e Maurizio Canetta. Nella foto di Gabriele Putzu, il neo presidente Ruben Rossello con Cristina Ferrari.
Il Corso di giornalismo 2010-2011 si è concluso con l´elaborazione dei lavori di diplomi e gli esami orali sostenuti a Lugano.
La cerimonia di consegna dei diplomi ha avuto luogo venerdì 14 ottobre 2011 nell´aula del Gran Consiglio a Bellinzona alla presenza del direttore del Dipartimento educazione, cultura e sport (DECS) Manuele Bertoli, del presidente della Commissione dei Corsi Fabrizio Ceppi e del direttore Eugenio Jelmini, insieme alla presidente della commissione d´esame Monica Piffaretti e al direttore aggiunto della formazione professionale al DECS, Gianni Moresi.
Ecco l´elenco completo dei diplomati: Paolo Ascierto (laRegione), Paolo Bobbià (laRegione), Cecilia Brenni (GdP), Giona Carcano (CdT), Alessandro Chiara (RSI), Valentina Cravero (RSI), Valentina De Bianchi (Popolo e Libertà), Paola Delcò (Agricoltore Ticinese), Veronica Galster (Area), Sabrina Grandi (L´Informatore), Camilla Jolli (RSI), Claudio Lo Russo (laRegione), Davide Milo (Ticinonline), Giorgia Reclari (CdT), Sara Rossi (Rivista Tre Valli), Alessandra Spataro (RSI), Patrick Stopper (CdT), Annamaria Valenti (RSI) e Nicola Zala (RSI).
Il fronte dei giornalisti e delle giornaliste dei mass media ticinesi si mostra più che mai unito e, di fronte alle critiche ingiuste di cui spesso è vittima la professione, ai radicali tagli avvenuti in molte redazioni e all’impossibilità spesso di partecipare a offerte di formazione e aggiornamento, risponde proponendo vie d’uscita chiare, attuabili e complete contenute in un manifesto per un giornalismo di qualità (cfr. allegato).
L’Associazione Ticinese dei Giornalisti (ATG-impressum), SSM e Syndicom hanno deciso di risvegliare lunedì 9 maggio, in occasione dell’insediamento del nuovo Parlamento cantonale, l’interesse verso la categoria, che ha vissuto negli ultimi anni momenti di estrema insicurezza e scarsa considerazione.
Un appello lanciato questa mattina a gran voce dalle tre associazioni e sindacati di categoria che si riassume in:
Vogliamo un giornalismo competente!
Vogliamo un giornalismo indipendente!
Vogliamo un giornalismo autorevole!
Giù le maschere dunque, dal mondo economico a quello politico, per riportare dignità a una professione senza la quale si fa forse comunicazione, ma non certamente informazione!
(da laRegione Ticino di lunedì 11 aprile 2011)
Il nuovo Codice di procedura penale, che complica la vita a chi fa cronaca giudiziaria, ma anche lo stato professionale sempre più precario grazie al mancato rinnovo (da ben sei anni!) del Contratto collettivo di lavoro. Questi i temi forti che hanno animato l’assemblea dell’Associazione ticinese dei giornalisti (Atg, sezione di Impressum) riunita a Lugano sabato scorso.
Di fronte a una trentina di colleghi, Cristiana Ferrari , presidente dell’Atg, ha riassunto le questioni principali in gran parte irrisolte. Lo scorso anno l’associazione professionale, con la “consorella” Syndicom, ha cercato di mobilitare la categoria, per la verità con scarso successo: « Se la situazione è critica – ha precisato la presidente – lo si deve anche alla scarsa sensibilizzazione sui problemi della categoria ». Vedi la mancata costituzione, in due testate ticinesi, della commissione del personale.
« Vogliamo comunque tornare al tavolo delle trattative con gli editori della stampa scritta per il Contratto collettivo » ha precisato Ferrari, anche perché dopo sei anni viene meno la necessaria attenzione, con tutto quel che segue. Un primo campanello d’allarme è la presenza un po’ “anarchica” dei colleghi in formazione, spesso impiegati senza rispettare i criteri salariali fissati nel vecchio Ccl. Preoccupa poi, si è detto in sala, la diffusa precarietà nelle redazioni online che fanno informazione; proprio lì dove scegliere e valutare le notizie, dati i tempi ristretti di pubblicazione, comporta un’alta capacità professionale.
Fra le note positive, la presidente ha ricordato il Corso di giornalismo (l’edizione 2010-11 si avvia alla conclusione) e il Premio Atg-Cornér Banca il cui futuro è garantito.
Tornando ai “grattacapi” professionali, i giornalisti dell’Atg hanno discusso a lungo sulle difficoltà incontrate con i primi giorni di applicazione del nuovo Codice di procedura penale. Dibattimento processuale a parte – assai più complesso e poco trasparente – vi è l’annosa questione dei nomi degli autori, ma soprattutto delle vittime dei reati. La riforma ha imposto un giro di vite e questo preoccupa chi opera al fronte della giudiziaria perché rischia del proprio, operando senza tutela. Sabato all’assemblea era presente anche Saverio Snider, giornalista già presidente dell’Atg e oggi portavoce del Ministero pubblico che ha precisato i contenuti della nuova legge e cercato di rassicurare i colleghi. Cristina Ferrari per contro ha annunciato che verrà presto formato un gruppo di lavoro composto da giornalisti, magistrati e avvocati così da individuare una possibile “metodologia ticinese”. Non è escluso, a breve, un seminario specifico aperto a tutti i soci dei media scritti e parlati.
Care colleghe, cari colleghi
Dal primo gennaio 2011 è entrato in vigore il nuovo codice di procedura penale svizzero. Tra le modifiche apportate alcune sono di rilevanza anche per chi svolge la professione di giornalista. In particolar modo da evidenziare sono i seguenti aspetti:
a) tutela delle vittime di reato
b) acquisizione delle informazioni, delle immagini e dei suoni durante il processo per poter fare informazione
c) conseguenze giuridiche per i giornalisti e giornaliste che ledono le norme legate alla procedura.
Quale associazione di categoria e sindacato, ATG e Syndicom, hanno avuto già nel giugno scorso un incontro con i rappresentanti della polizia cantonale e a fine febbraio si è tenuto un incontro con il Procuratore pubblico John Noseda e l’addetto stampa del Ministero Pubblico Saverio Snider.
Ci sembra dunque rilevante comunicarvi, come già detto dal PG Noseda pubblicamente, che si sta lavorando per elaborare un gentlemen agreement in modo da agevolare il lavoro dei giornalisti nello svolgimento di questa importante funzione.
Una delle modifiche che ci preme segnalarvi è che non sarà più necessaria la querela di parte per procedere contro un/una giornalista, ma sarà sufficiente la lesione di una delle normative penali per autorizzare il Ministero Pubblico a un intervento d’ufficio.
In questo modo i colleghi e le colleghe sono sicuramente più esposti a conseguenze di carattere penale.
Per quel che concerne le responsabilità in questo campo, nel CCL erano chiaramente indicate quelle dell’editore e della testata. Anche in assenza del CCL a nostro avviso tale responsabilità è deducibile in modo particolare dalla parte generale del codice delle obbligazioni. ATG e Syndicom intendono muoversi su questo fronte per poter definire con chiarezza la situazione. Consigliamo però a tutti i colleghi e le colleghe di volersi tutelare in ogni forma possibile e di non esitare a rivolgersi ai nostri segretariati.
L'assemblea dei delegati ha confermato Vito Robbiani nel comitato centrale
L’assemblea dei delegati di Impressum, tenutasi venerdì 25 marzo a Zurigo, ha eletto un nuovo presidente, lo zurighese Daniel Suter, già redattore del Tages-Anzeiger. Il ticinese Vito Robbiani (membro del comitato di ATG) è stato riconfermato in Comitato Centrale. Soci onorari sono stati designati il ticinese Enrico Morresi, attuale Presidente della Fondazione del Consiglio Svizzero della Stampa e il friborghese François Gross, per molti anni direttore de La Liberté. L'assemblea ha inoltre accolto il nuovo contratto collettivo per la Svizzera romanda e votato una risoluzione in cui invita gli editori della Svizzera tedesca e italiana a tornare al tavolo delle trattative per negoziare con Impressum un nuovo contratto collettivo di lavoro.
Swiss Press Photo a Samuel Golay
Ci complimentiamo con il nostro socio, Samuel Golay, che si è aggiudicato lo Swiss Press Photo nella categoria Attualità. La foto premiata, scattata il 15 ottobre 2010, ha immortalato la caduta del diaframma principale nel tunnel di base del San Gottardo. A Samuel vanno i complimenti dell'intero comitato ATG.
Consegnato il premio ATG-Cornèr 2010
Martedì 15 marzo 2011 è stato consegnato a Lugano il premio giornalisto ATG-Cornèr 2010
Ospite d'onore della serata, tenutasi all'Hotel Splendide, il giornalista e scrittore italiano Paolo Mieli.
Di seguito il comunicato stampa con le informazioni sul premio e sui premiati:
L'Assemblea annuale ordinaria dell'ATG si terrà
sabato 9 aprile 2011 - ore 10.00
all'Hotel Colorado, Lugano
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Care colleghe, cari colleghi,
dopo la vivace assemblea dello scorso anno, dove si rimarcava il difficile momento vissuto, soprattutto in quelle settimane, dai mass media ticinesi, la situazione non sembra volgersi al sereno, pur con la confermata ripresa, anche nel nostro Cantone, delle inserzioni pubblicitarie.
Permane l’assenza di un Contratto collettivo di lavoro e si allargano i casi di precariato. Seppur l’ATG si sia impegnata a creare nelle redazioni l’ambiente adatto per esigere il riconoscimento della nostra professionalità (anche attraverso l’invito alla costituzione di commissioni del personale), molto è ancora il lavoro da fare. E TUTTI siamo chiamati a questo!
Dobbiamo essere più che mai consapevoli della necessità di dimostrarci e mostrarci verso gli interlocutori politici, economici, sociali, solidali e uniti.
Il 2011 sarà ricordato dalla nostra categoria per aver tenuto a battesimo il nuovo Codice di procedura penale. Un “nervo scoperto” che non mancheremo di affrontare nel nostro incontro annuale.
Vi invito, dunque, a partecipare numerosi alla prossima Assemblea generale (di cui ricevete in copia l’ordine del giorno). Ognuno di voi è un tassello prezioso nel dibattito sulla professione e nella concretizzazione di nuovi traguardi comuni.
Vi aspetto!
Cari saluti.
Cristina Ferrari
Presidente ATG
ORDINE DEL GIORNO
1. Apertura e saluto
2. Nomina scrutatori
3. Rapporto Presidente
4. Discussione generale
5. Regole deontologiche e nuovo Codice di procedura penale
6. Premio ATG 2011
7. Corsi di giornalismo
8. Rapporto cassiere e revisori dei conti
9. Nomine statutarie: comitato e revisori
10. Varie ed eventuali
Care Colleghe,
cari colleghi,
come sapete lo scorso anno l'Atg ha stipulato un contratto collettivo con l'assicuratore malattia Swica che offre ai soci particolari sconti. Di seguito mi permetto di inoltrarvi alcune novità e comunicazioni in merito (elaborate dalla Swica stessa). Gli interessati sono pregati di prendere contatto direttamente con il consulente sotto indicato, considerato che come associazione siamo tenuti alla riservatezza dei dati personali.
Naturalmente vi consigliamo di confrontare attentamente l'offerta che appare qui sotto con il contratto che avete attualmente.
Comunicazione Swica
Swica ha stipulato con l'Associazione ticinese dei giornalisti un contratto collettivo a favore di tutti i soci ATG, delle loro famiglie o della stessa economia domestica.
Ecco l'offerta Swica ai membri ATG (famiglie o stessa economia domestica)
A) Ribassi fino al 15% sul costo delle complementari
B) Nuovi sistemi Favorit che permettono un risparmio fino al 20% sui premi base
C) Aperto a Luglio 2010 in Ticino un Centro per un consulto medico telefonico gratuito
D) Novità 2011: apertura di due nuove sedi (Locarno e Mendrisio) per essere più vicini agli assicurati
E) Con Swica siete assicurati all'estero per ogni evenienza, libera scelta del medico in tutto il mondo, parificazione tra medicina classica e complementare, rimborsi del 100% sui metodi terapeutici alternativi senza limiti di utilizzo,
Contributi per prevenzione ( senza franchigia) annuali superiori a 1000- all'anno: igiene dentale, Fitness ( fino a 800.-), Vaccinazioni illimitate, visite di controllo illimitate, ginecologo,corsi, consulti preventivi etc.).
In ogni caso vi sarà la possibilità da parte di Swica a consulenze gratuite e senza impegno prendendo contatto direttamente con:
Riccardo Piana Agostinetti
Consulente
Direzione Regionale Swica Tel. 091 821 53 61
Viale Stazione 28 A Fax 091 821 53 81
6500 Bellinzona 5 Mobile 079 631 4899
riccardo.pianaagostinetti@swica.ch
Care Colleghe,
cari colleghi,
come sapete lo scorso anno l'Atg ha stipulato un contratto collettivo con l'assicuratore malattia Swica che offre ai soci particolari sconti. Di seguito mi permetto di inoltrarvi alcune novità e comunicazioni in merito (elaborate dalla Swica stessa). Gli interessati sono pregati di prendere contatto direttamente con il consulente sotto indicato, considerato che come associazione siamo tenuti alla riservatezza dei dati personali.
Naturalmente vi consigliamo di confrontare attentamente l'offerta che appare qui sotto con il contratto che avete attualmente.
Comunicazione Swica
Swica ha stipulato con l'Associazione ticinese dei giornalisti un contratto collettivo a favore di tutti i soci ATG, delle loro famiglie o della stessa economia domestica.
Ecco l'offerta Swica ai membri ATG (famiglie o stessa economia domestica)
A) Ribassi fino al 15% sul costo delle complementari
B) Nuovi sistemi Favorit che permettono un risparmio fino al 20% sui premi base
C) Aperto a Luglio 2010 in Ticino un Centro per un consulto medico telefonico gratuito
D) Novità 2011: apertura di due nuove sedi (Locarno e Mendrisio) per essere più vicini agli assicurati
E) Con Swica siete assicurati all'estero per ogni evenienza, libera scelta del medico in tutto il mondo, parificazione tra medicina classica e complementare, rimborsi del 100% sui metodi terapeutici alternativi senza limiti di utilizzo,
Contributi per prevenzione ( senza franchigia) annuali superiori a 1000- all'anno: igiene dentale, Fitness ( fino a 800.-), Vaccinazioni illimitate, visite di controllo illimitate, ginecologo,corsi, consulti preventivi etc.).
In ogni caso vi sarà la possibilità da parte di Swica a consulenze gratuite e senza impegno prendendo contatto direttamente con:
Riccardo Piana Agostinetti
Consulente
Direzione Regionale Swica Tel. 091 821 53 61
Viale Stazione 28 A Fax 091 821 53 81
6500 Bellinzona 5 Mobile 079 631 4899
riccardo.pianaagostinetti@swica.ch
Convocazione Assemblea annuale ordinaria
Sabato, 27 febbraio 2010 - ore 10.00
Hotel Colorado Lugano
Care colleghe, cari colleghi,
la nostra categoria, e non sono certo io a svelarvi… una notizia, sta vivendo un periodo fra i più incerti. Sprovvisti di un contratto collettivo di lavoro da circa un quinquennio, siamo vittime da qualche tempo a questa parte di una crisi finanziaria che ha finito per toccare inesorabilmente anche l’editoria.
Molti nostri colleghi hanno così subìto la falce dei tagli redazionali e molti altri faticano a mantenere una chiara espressione deontologica, confrontati come sono da continue pressioni politiche ed economiche.
L’Associazione ticinese dei giornalisti può sembrare un piccolo Davide nell’immenso mondo massmediatico internazionale. Eppure la volontà di sostenere la categoria rimane immutata, come lo è sempre stata in passato.
Vi invito, dunque, a partecipare numerosi alla prossima Assemblea generale (di cui ricevete in copia l’ordine del giorno). Ognuno di voi è un tassello prezioso nel dibattito sulla professione e nella concretizzazione di nuovi traguardi comuni.
Vi aspetto. Ci conto!
Da parte nostra stiamo lavorando affinché la nostra categoria possa presto essere riconsiderata dagli editori (incontri sono in agenda anche con le redazioni). La riconquista di un contratto collettivo non è certo una strada in discesa. Da parte nostra vi è la massima considerazione, anche attraverso incentivi diversi quali il nostro biennale premio. È allora con piacere che vi annuncio il lancio della quinta edizione del Premio di giornalismo ATG – Cornèr Banca. Vi allego il bando di concorso certa che possa attirare la vostra attenzione e il vostro interesse.
Un premio rivolto alle diverse categorie giornalistiche e in particolar modo a quanti si affacciano nel mondo giornalistico, così da riuscire ad apportare nuovi stimoli redazionali a tutte le firme del panorama massmediatico ticinese.
Un invito, quindi, a partecipare numerosi; a segnalarci articoli, servizi o foto che si sono particolarmente contraddistinti in questo biennio; a sostenere questa iniziativa con il passaparola nelle redazioni.
Buon lavoro a tutti!
Cristina Ferrari
Presidente ATG
Massagno, 22 gennaio 2010
Giornali
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